Saranno passati forse 5-6 anni da quando un video su YouTube attirò la mia attenzione: quel giorno stavo navigando tra un filmato e l’altro, di gente che suonava gli AC/DC (chi bene e chi male), una sorta di zapping tra le anteprime elencate sulla colonna di destra del famoso network. C’era un ragazzo (“signore” non mi pare, ancora oggi, il termine adatto) che in lingua inglese spiegava come eseguire, con tanto di dimostrazione pratica, la celebre You Shook Me All Night Long, così come qualche altra “hit”. Ciò che mi colpì, a differenza di tutti gli altri video che avevo guardato fin ad ora, fu l’estrema professionalitâ con cui il tutto veniva fatto: dalla qualitá video a quella sonora, dalla perfetta esecuzione alla precisa descrizione dei come e dei perchè. Insomma, qualcosa che avrei voluto fare anche io e che osservavo comunque con piacere, senza alcuna invidia ma comunque con una certa sorpresa. Devo dirlo, una notevole curiositá nel visualizzare gli altri suoi video era presente, cosi come aspettare i successivi upload. Non mi era mai capitato di osservare e apprezzare così tanta scrupolositá. “Finalmente qualcuno che suona come si deve” pensai. Di chi sto parlando? Sto parlando di una persona magari già nota a qualcuno di voi: Filippo, meglio conosciuto come “Solodallas”.
Giá, perchè chi se ne intende un minimo, sa bene che gli AC/DC non sono semplici da suonare. “I soliti tre accordi ” sono solo un’apparenza: dietro infatti vi si cela un enorme montagna fatta di groove, timbrica, suono e un timing molto preciso. Fil (lo chiamo tuttora così) mi aveva colpito proprio perchè aveva capito alla perfezione tutte queste cose. Le aveva spiegate ed applicate in una maniera pressochè perfetta ed estremamente chiara. Qualcosa che per me era ovvio, ma che pochi hanno saputo cogliere, tra migliaia e migliaia di utenti su YouTube. È riuscito a trasmettere nella maniera più idonea possibile tutto ciò che fino ad allora avevo pensato sul “modo” di suonare gli AC/DC. Le sue pubblicazioni, con il passare del tempo si facevano sempre più frequenti, mantendo tutte la medesima efficacia e coerenza. Non ricordo di preciso come, ma decisi di contattarlo per complimentarmi con lui, al telefono. Forse lo contattai in privato dal suo canale YouTube. Conosceva AC/DC Italia e penso sia stato questo “l’aggancio” per potersi parlare direttamente fin da subito.
La prima cosa che mi lasciò di stucco fu sentire una persona che parlava italiano, dall’altra parte: mi venne il dubbio di aver sbagliato numero. Non fu cosi. Fil era (ed è di Roma), ma americano madrelingua essendo nato a Dallas, in Texas. Ci volle qualche secondo, devo essere sincero, per comprendere di parlare con la stessa persona che avevo visto decine di volte sullo schermo del mio pc. Quando a volte si dice “sembra che ci conoscessimo da una vita”, così e stato con Solodallas. I complimenti dovuti sembravano qualcosa di giá detto, le opinioni sulla band qualcosa di scontato.
Fil ha una passione quasi maniacale – anzi, lo è – per il lato “strumentale” degli AC/DC, in particolare anche per le chitarre GibsonSG (la famosa “diavoletto” di Angus, per chi ancora non lo sapesse) e Les Paul. Non a caso ho voluto si occupasse in modo completamente autonomo per la sezione dedicata alle chitarre di Angus Young, che ogni giorno è visitata da decine di persone ed è una delle pagine di maggior successo su AC/DC Italia. È in cantiere anche una sezione dedicata a Malcolm Young e la sua strumentazione, in standby da molto tempo…chissá se Fil leggendo queste righe proverá a toglierla dal cassetto. È comunque un ritardo giustificato. Già, perchè da qualche tempo si sta dedicando alla messa in commercio (è stato pochi giorni fa al celebre NAMM di Los Angeles, la più importante fiera di strumenti musicali al mondo) di uno speciale effetto per chitarra chiamato “The Schaffer Replica”, nientemeno che la riproduzione ufficiale ed autorizzata direttamente dall’inventore Ken Schaffer di un’unitá boost/compressore, utilizzata in modalità wireless e non, da alcune fra le band più famose della storia, tra cui gli AC/DC. Su diverse biografie avrete sicuramente letto che Angus entrò in possesso della prima ricetrasmittente nell’ Agosto del 1977, grazie all’incontro con Schaffer. Ecco, stiamo parlando proprio di questo oggetto. Non solo diede allo scolaretto la possibilitá di girovagare per il palco e tra il pubblico, ma donò agli AC/DC un’impronta ancor più marcata al loro sound, ascoltato dall’album Powerage a Flick of the switch (tutto documentato attraverso numerose ricerche), sia in studio che nei rispettivi tour. Provate a farvi un giro su SoloDallas.com per scoprirne di più e vedere Filippo all’opera – il suo canale youtube conta più di 5500 iscritti.
C’è una cosa che ho sempre detto, sin dalla prima telefonata: arriverá molto lontano. La sua, come penso quella di molti che leggono spesso le pagine di AC/DC Italia, è una passione sincera, onesta e intensa. Quando tutto si amalgama alla perfezione, non c’è da stupirsi se “qualcosa” accade ed il destino decide di premiarci con avvenimenti speciali. Glielo ho giusto ripetuto l’altro giorno in occasione di una – tra le tante – bella notizia.
Tornando a noi, ci siamo incontrati di persona solo recentemente (sembrerá strano, abitando ad un’ora di volo), per cominciare finalmente a collaborare insieme su alcune idee e progetti che ci sono venuti in mente, sempre riguardo l’universo AC/DC. Come si dice “l’unione fa la forza”, soprattutto se in comune c’è una passione e voglia di rendere omaggio alla band. Qui sotto, ad esempio, potete vedere il risultato di una jam session a tutto volume. Ho la fortuna di suonare anche io, dopo aver dedicato ore ed ore all’ascolto degli album e cominciato a strimpellare qualcosa quasi 18 anni fa.
Rimanete sintonizzati, perchè nei prossimi mesi ne vedrete davvero delle belle. Vi abbiamo mai deluso?
Gabriele