Torino, Stadio delle Alpi, 4 Luglio 2001

Data e luogo del concerto
Mercoledì 4 Luglio 2001
Stadio delle Alpi di Torino

Gruppo/i di supporto

  • Gotthard
  • Hardcore Superstar

Set list del concerto

  • Stiff Upper Lip
  • You shook me all night long
  • Problem Child
  • Thunderstruck
  • Hell ain’t a bad place to be
  • Hard as a rock
  • Shoot to thrill
  • Rock and roll ain’t noise pollution
  • What do you do for money honey
  • Bad Boy boogie
  • Hell’s Bells
  • Up to my neck in you
  • The Jack
  • Back in black
  • Dirty deeds done dirt cheap
  • Highway to hell
  • Whole lotta rosie
  • Let there be rock
  • T.N.T.
  • For those about to rock

Grazie a Massimiliano Cavaciocchi.

Recensione di Frankie

Non tutto il “male” viene per nuocere ; infatti se nella mia vita non fosse entrato il rock n’ roll malefico degli Ac/Dc , quotidiana purga da tutti quegli input esterni impregnati di messaggi stereotipati e i cui fantasmi scaccio a furia di headbanging e “ubriacandomi” con gli alcolici e bluesy assoli della Gibson di Angus , non so dove passarei a quest ‘ ora . E se prima di vederli a Torino ero un rocker fan in primis degli Ac/Dc , dalla serata del 4 luglio 2001 diventai uno schiavo dei fratelli Young . Non oso immaginarmi quel pomeriggio del giorno precedente il concerto senza essere entrato nell’ unica biglietteria di Ascoli Piceno , spessissimo a serrande abbassate per l’assenza del proprietario , ricordandomi quasi per una coincidenza dello show . Si è proprio il caso di dire coincidenza : in tutti i sensi .In quel periodo mi attendeva la maturità , inoltre quell’anno scolastico tra assenze e voti mediocri non si stava concludendo nel migliore dei modi . Seppi della data italiana intorno alla fine di marzo e per entrambe le ragioni che vi ho elencato qui sopra pensavo che solo nei miei sogni avrei continuato a provare brividi per una Highway to Hell suonata dal vivo ; le lacrime scesero a stento quel dì di inizio primavera . Iniziai giorno per giorno a seppellire la speranza sotto pagine di libri di testo ….fino alla prima prova dello scritto : si fecero le estrazion per i colloqui e capitai tra i primi ad avere l’esame orale che sarebbe caduto il 3 luglio ! – …….Ma no! Non illuderti che tanto quest’anno è trascorso pessimamente e c’è una bocciatura in vista – continuavo a ripetermi .

Detto fatto ; non solo superai gli scritti senza eccessivi problemi ma quelli seguenti furono alcuni dei giorni più spensierati dei miei vent’anni di vita : ricordo le serate con gli amici e i rally in aperta campagna con la Fiat 126 di mia zia . Mancava la ciliegina sulla torta però ! Andò liscio anche l’orale ; trascorsi il seguente pomeriggio rilassandomi con una passeggiata in centro e passando di fronte alla biglietteria mi ricordai del concerto ; tirai un profondo respiro , preoccupato che non ci fosse più un biglietto , e chiesi all’assistente del titolare : – Ci sono ancora i tickets per gli Ac/Dc? –

Lei – Aspetta un attimo che vedo , non saprei ma..….credo di si ! – Alza la cornetta del telefono per contattare il gran capo e mentre io gironzolo per il locale mordicchiandomi le unghie e avvertendo la vera e propria tachicardia che mi stava mandando in tilt il cuore lei si gira , ancora colloquiando con il gestore, e mi sorride in modo molto rassicurante ! Un posto sul pullman , l’ultimo , più biglietto . Si parte alle dieci di mattina del giorno seguente . Raccogliendo una ventina di ragazzi fino a Civitanova Marche mi accorgo di essere circondato da gente che in fatto di Ac/Dc ha qualche anno di esperienza LIVE in più visto che molti di loro indossano le magliette del tour del 96 . E’ un viaggio estenuante , rallegrato dalle uscite volgari e blasfeme di alcuni tipi già appannati fin dalla mattinata da litri di birra , animate discussioni calcistiche e gli imancabili commenti sugli Ac/Dc , quelli del tipo :
- Ehi lo sai che si dice che Brian abbia un tumore alla gola?– Ahahah stronzate
- Hanno cinquant’ anni per gamba …speriamo reggano ! – Infedeli
- Meglio Bon o Brian ? – Meglio Orietta Berti datemi retta ahahahah

Ore 18.30 .Ci siamo , ecco il Delle Alpi . Appena ricevo il biglietto corro subito a comprarmi il gadget da concerto per eccellenza per non sentirmi inferiore ai miei compagni di viaggio : la maglietta del tour Stiff Upper Lipp che da indosso fiero durante le passeggiate in riviera in piena estate. Nello stadio , quasi alla fine del turno degli Hardcore Superstar , mi accomodo alla sinistra della curva. Salgono sul palco i Gotthard , gruppo hard/metal che ha la propria punta di diamante nella bravura del cantante e scatena il pubblico con le cover di Led Zeppelin e Deep Purple . Mi guardo attorno per osservare la tipologia degli accorsi all’imperdibile evento : non un’ infinità ma molto variegata , dai 13 ai 55 ; e le ragazze poi …. Tante e molto carine ! Ore 20.00 , lo stage inizia a darsi gli ultimi ritocchi per l’entrata dei cinque australiani .

Pochi minuti prima delle 21.00 , gran parte delle persone intorno a me cercano di vedere cosa succede oltre e dietro il palco , in lontananza ; in effetti dalle parti dell’uscita dagli spogliatoi si nota un certo fremito ; una calca di persone , tecnici sicurezza e altri , si attorniano a quel buco dal quale quasi ogni domenica spunta fuori la , da parte mia insopportabile , Juventus . Salgono cinque minuscole figure tutte nero vestite che si fanno strada verso il backstage dell’enorme palco con delle torce. Sono loro ! Ah ah , tutta la parte sinistra della curva che applaude mentre quella destra non potendo scorgere quel che accade rimane impassibile . Ma poco importa perché anche questa rimanente parte di audience inizia , a suon di < < Angus , alé , alé ! >> , a scaldarsi appena i megaschermi diffondono il cortometraggio della statua , mascotte del tour , che terrorizza i tranquilli abitanti delle grandi città . Si accendono gran parte dei riflettori sul palco e un tantino di fumi velano l’entrata di Angus e soci durante il riff introduttivo di STIFF UPPER LIPP : è un esplosione , manco avesse segnato la squadra di casa ! Io sono ancora incredulo vista la mia situazione fino al giorno precedente …. E riprende la tachicardia ! Il mio cuore però inizia subito a pompare in 4/4 e si scioglie sentendo la strofa introduttiva di Brian . Il suono è magnificamente potente e la magia degli Ac/Dc ci catapulta tutti e 20.000 direttamente sullo stage . Veloce e distorta , la title track dell’ultimo album fa saltare tutta la platea e massacra tutto il pubblico assiepato proprio ai piedi dei cinque rockers con i suoi riff bluesy …. Figuriamoci , anche i miei timpani in curva sono già esplosi ! Che scene intorno a me ! Una coppia di ragazzi sui trentacinque si abbraccia commossa , un cinquantenne dall’aspetto di un brizzolato professore di liceo , con una maglietta molto inferiore alla sua taglia , salta impazzito e “sventola” all’aria il suo ventre . Risate a crepapelle ! E ancora più ridere quando Brian accenna un saluto ai presenti : – Ciao Torino , come stai bene ? …Io no parlo bene Italiano –

Non ce ne può importare di meno caro Brian , quello che noi vogliamo da te lo sai già fare alla perfezione !- Segue YOU SHOOK ME ALL NIGHT LONG : smash ! Un ‘ altra pesantissima mazzata prima di renderci conto di dove e con CHI siamo ! Ricorderò sempre la scena di una coppietta di fidanzatini rockettari che si abbracciano sulle note dell’attacco di Angus .

Ma è in PROBLEM CHILD che io inizio a prendere le misure e gli altri le distanze da me . Headbagnging , pericolosi salti sui gradoni . Mi faccio poi prestare un binocolo : – mio Dio , ma Malcolm è posseduto , Phil e il suo strumento sembrano un tutt’uno – La prestazione del singer sembra essere molto buona e io cerco di imitarlo ma con risultati non del tutto confortanti : molti si girano verso di me con facce divertite . Seguono THUNDERSTRUCK e HELL AIN’T A BAD PLACE TO BE . La prima mi lascia attento a seguire un pezzo che con Phil Rudd il suono delle chitarre è impostato diversamente rispetto al Radzor’s edge tour e la seconda mi scatena nuovamente vedendo Angus fare il passo dell ‘ oca . E sono costretto a calmarmi visto che , da dietro , mi arriva una pacca sulla spalla ; mi giro e noto due energumeni da palestra non proprio contenti di vedere disturbata la loro visuale da seduti . Più tardi si alzeranno anche loro ah ah !

E poi HARD AS A ROCK e SHOOT TO THRILL ; per qlc minuto mi distraggo e guardo sui megaschermi le immagini osè del video della song tratta da Ballbreaker e la troppo buffa faccia di Brian sull’immortale pezzo da Back in Black : ogni volta che sputa lame a perdifiato dalle corde vocali , il suo viso si arrossisce in modo clamoroso e mette in risalto i suoi lineamenti segnati da 30 anni on the road e da sani stravizi del mestiere . Anticipata dal break/solo di Angus arriva ROCK ‘ N ROLL AIN ’ T NOISE POLLUTION ; il pezzo da a tutti modo di rifiatare e osservare con più calma le gesta delle Leggende sul palco . Io noto con divertimento la situazione giù sul prato : metà della gente si da al pogo più sfrenato .

Segue un altro pezzo da Back in Black : WHAT DO YOU DO FOR THE MONEY HONEY ; visto che è uno dei miei preferiti torno a improvvisarmi co-Brian ma i risultati sono pessimi : sul chorus sembro un porco scannato ! E se i tizi intorno a me prima erano divertiti ora sono perplessi , anzi inorriditi . Ecco BAD BOY BOOGIE : la perfezione dell’amalgama di blues e rock ‘n roll fatta a distorsione e velocità del punk e sparata a un volume metal . Angus è la vera star della song : – Forza , dai bello ! Zittisci tutti quei critici musicali ostili agli gli Ac/Dc , stupisci quegli scettici accorsi al tuo show , fai scappare dalla paura tutti quegli eventuali reporters di mtv , abituati ai grugnii dei falsi metallers e alle canzoncine facili , lì per documentare il concerto ! – E mentre si svolge lo spogliarello accompagnato da Malcolm e Cliff noto che sopra di noi passa un aereo di linea : – Poveracci , sono ignari di quel che sta accadendo sotto i loro piedi ! Cosa si perdono ! – rimurgino .

Ed ora HELL ’S BELLS : che atleta Brian ! Si inerpica su per la corda della campana mettendo in risalto i suoi possenti bicipiti ! E che gran cuore : torna dal back stage con diverse bottigliette di acqua che lancia alle prime file assetate e affamate di vero hard rock . Il pubblico canta il chorus in delirio .
Altra chicca a sorpresa della serata : UP TO MY NECK IN YOU . Malcolm a furia di dimenarsi trasuda tutto l’alcool ingerito prima di salire sul palco e quasi prende fuoco per il voltaggio che sprigiona , Cliff scuote la capocchia e gratta il basso a occhi chiusi , Phil nel pestare è preciso e incessante e il Dio/Demone della Gibson SG rielabora all’infinito gli assoli della song tratta da Powerage e li prolunga a suo piacimento . E ancora , THE JACK : non dimenticherò mai quella stupenda mora , inquadrata dalle telecamere , rimasta in reggiseno e ormai disinibita nei confronti di Angus e Brian . BACK IN BLACK è eseguita con la solita classe mentre DIRTY DEEDS DONE DIRT CHEAP è forse la migliore versione che abbia mai sentito dal vivo e HIGHWAY TO HELL : mbè che dire , le minacciose fiamme dell’inferno sprigionate dallo stage costringono a inchinarmi . Si preme sull’acceleratore : WHOLE LOTTA ROSIE e LET THERE BE ROCK .
Di nuovo headbaging da parte mia e continue spintonate nel pubblico sul prato . Per quanto riguarda la prima , ascoltare la versione in mp3 disponibile sul sito non può farvi rendere minimamente conto del devastante impatto sonoro . Per l’altra invece , vi consiglio di chiedere ai fortunati presenti quello che c’è stato quando Angus ha preso rotolarsi sulla pedana mobile .

Pausa. Si apre una botola sul palco che è collegata direttamente al centro degli Inferi: e dai fumi dell’inferno risorge il Signore del rock ‘n roll che attacca T.N.T. Cavolo siamo già a FOR THOSE ABOUT TO ROCK : dispiace che stia finendo tale spettacolo ma mi rallegro pensando ai colloqui con gli amici discutendo di concerti :
- Lo sai ? Andrò a vedere i Subsonica e i Bluevertigo la prossima settimana ! –
- Bravo ! E mi raccomando divertiti ! – Gli rispondo io provando molta pena per lui.
Spendo le ultime parole della cronaca per i cosiddetti infedeli . Uscendo dallo stadio due tizi di fronte a me estasiati : – Si sto cavolo che sono invecchiati ! – Eh eh , forse hanno fatto un patto con il Diavolo ma se sono così a cinquant’anni allora io sono felice di aver abbracciato il “male” .

Recensione di Michele

Torino, città da me calcisticamente tanto odiata, ma che ha avuto il vanto di ospitare alcuni dei concerti più belli che io abbia mai visto! Anzi penso proprio che lo stadio Delle Alpi si sia riempito solo in occasione di alcuni concerti rock/metal a dir poco memorabili! Tra questi sicuramente quello del 4 Luglio 2001 quando i nostri idoli hanno letteralmente messo a fuoco lo stadio torinese. Di quel giorno ricordo praticamente tutto! Mi ricordo che io e i miei amici Ci siamo dovuti sobbarcare un viaggio lunghissimo pur di essere presenti al concerto. Infatti ci siamo messi in viaggio alle 7 del mattino per arrivare a Torino verso le 11. Il tempo di parcheggiare la macchina e mangiare un panino ed ecco che ci mettiamo in fila ed aspettiamo panzientemente, con i biglietti in mano, che gli organizzatori si decidano ad aprire i cancelli dello stadio. Tale fatto avviene verso le 17,30. Alle 19 gli HARDCORE SUPERSTAR aprono le danze e il pubblico risponde alla grande e loro ricambiano con un concerto veramente degno di nota! Dopo ai 5 svedesi tocca agli elvetici GOTTHARD arroventare ulteriormente gli oltre 20.000 intervenuti con una prestazione a dir poco soprale righe! Ma alle 21 tocca ai nostri eroi, gli AC/DC. L’intro del concerto consiste in un cartone animato che vede Angus distruggere varie città di mezzo mondo per poi vedercelo subito lì di fronte sul palco pronto a riempirci di riff devastanti, di passi d’oca e di molto altro ancora! Adesso non mi ricordo bene la scaletta, ma devo dire che sentire dal vivo tutti i pezzi che hanno fatto la loro e la nostra fortuna è davvero un’esperienza che difficilmente cancelleremo dalle nostre memorie. Per non parlare poi degli effetti speciali che hanno arricchito ulteriormente lo spettacolo. Verso le 23 finisce tutto e noi cominciamo a raccogliere le nostre cose per poi ritrovarci insieme ed avviarci verso casa convinti che quello che abbiamo visto questa sera ce lo porteremo dietro per anni ed anni. Grazie Angus, grazie AC/DC per quello che ci avete regalato quella sera!

PS: Il mio pensiero va a chi dal paradiso continua a
vigliare con affetto e con amore sui 5 australiani:
BON SARAI SEMPRE CON NOI!