di Gabriele, Staff AC/DC Italia
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Non ci aspettavamo qualcosa di troppo diverso da quanto sentito al Power Trip, ma anche questa volta la band è riuscita a stupire. Brian e Angus per i primi 7/8 pezzi attenti nel dosare voce ed energie e a scaldarsi per bene mostrando un confortante crescendo, ma sicuramente più in forma e coinvolti della scorsa esibizione al festival, vuoi per la migliore preparazione o per le temperature più miti. Non nascondiamo che le difficoltà per Brian non sono mancate, ma neanche alcune buone versioni dei vecchi classici, Riff Raff compresa. Stevie con intenzione al 101%, Matt Laug e Chris Chaney (ottimi i cori) estremamente professionali ed efficaci nel creare il giusto collante musicale e di intesa con il resto del gruppo. Scaletta invariata rispetto alle 24 canzoni suonate lo scorso Ottobre: sono state la vera sorpresa, forse non tutte necessarie, ma assolutamente gradite. Un po' meno adrenalinico l'intro del concerto rispetto ai tour passati? Starà a voi valutare. Come abbiamo più volte scritto, non saranno più i "veri" AC/DC, ma assistere ad una data del PWR/UP Tour significa rendere omaggio alla loro musica e, nel complesso, siamo stati ripagati pienamente. Queste le nostre sintetiche considerazioni. In tanti ci avete chiesto come fosse andata, e se le band fosse stata in forma o meno. Per chi è alla sua prima volta, sicuramente ne uscirà fiero di poter raccontare di aver vissuto, almeno parzialmente, parte della leggenda.
- If you want blood (You've got it)
- Back in black
- Demon fire
- Shot down in flames
- Thunderstruck
- Have a drink on me
- Hells bells
- Shot in the dark
- Stiff upper lip
- You shook me all night long
- Rock n roll train
- Shoot to thrill
- Sin city
- Givin the dog a bone
- Dirty deeds done dirt cheap
- Dog eat dog
- High voltage
- Hell ain t a bad place to be
- Riff raff
- Highway to hell
- Whole lotta Rosie
- Let there be rock
- TNT
- For those about to rock (We salute you)